Cari lettori, il lockdown è appena terminato ed ora ci accorgiamo degli effetti sul nostro corpo di questo lungo periodo di forzato riposo. Gli italiani hanno inventato un nuovo stile di vita, il 48% ha combattuto lo stress attraverso il cibo e la conseguenza è stata un aumento di peso in un italiano su due, con un aumento medio di due chili. Secondo una stima di Coldiretti e sui dati dei consumi nazionali di Ismea, la spesa del cibo durante il lockdown è aumentata del 18%. Gli italiani si sono cimentati in cucina, sperimentando ricette nuove. Soprattutto, c’è stato un boom dei “comfort foods”, cibi a cui ricorriamo per soddisfare un bisogno emotivo. Un eccesso di zuccheri, grassi e carboidrati, che ha fatto registrare un aumento nel consumo di +150% per farine e semole, +14% per pane, crackers e grissini, +7% per pasta e gnocchi, +38% per impasti e pizze, +13% per dolci e +37% per olio di semi usato per fritture di ogni tipo. Inoltre, non sempre è stato possibile avere a disposizione alimenti freschi, questo ha contribuito ad un peggioramento dello stile alimentare, che ha alterato l’equilibrio intestinale ed il microbiota, aumentando i livelli di infiammazione cronica. L’asse intestino-cervello è importante sia per le attività immunitarie che per gli stati emotivi. Una cattiva alimentazione altera l’equilibrio delle specie microbiche intestinali, favorendo gli stati d’ansia. Le conseguenze a medio e lungo periodo sono dannose, soprattutto in persone con malattie croniche e condizioni a rischio come obesità, sovrappeso e ipertensione; in soggetti, cioè, con già elevati livelli di infiammazione silente. La riduzione del movimento, inoltre, ha modificato la composizione corporea, riducendo la massa muscolare ed aumentando il grasso, il risultato è stata una riduzione del metabolismo basale. Si è sofferto di mal di schiena e di lombalgie, in quanto lo stare spesso seduti non ha permesso al corpo di scaricare il peso sulle gambe, costringendo la colonna vertebrale ed i muscoli della schiena a compiere tutto il lavoro. A questo si è aggiunta una ridotta esposizione solare, che ha avuto effetti imponenti sulla regolazione del metabolismo osseo. Dopo soli 7 giorni di inattività fisica, aumenta la perdita di calcio nelle urine e si ha un progressivo indebolimento dell’osso. Questo si verifica per la necessità di vitamina D, la cui produzione deriva dall’esposizione al sole della cute. La vitamina D aumenta l’assorbimento di Ca e di fosfato dall’intestino e favorisce la normale formazione e mineralizzazione dell’osso. Questo neurormone, inoltre, modula la capacità del sistema immunitario innato di combattere contro i patogeni. La vitamina D è responsabile della funzione barriera dell’epitelio intestinale, bassi livelli possono essere associati a una maggiore permeabilità intestinale e all’endotossemia metabolica, che induce un’infiammazione di basso grado. Cosa fare per rimediare? Assecondiamo i nostri ritmi, senza forzature; mente e corpo sono stati messi a dura prova. Consiglio di riprendere un’attività fisica lieve e senza stress: una passeggiata giornaliera all’aria aperta, per ristabilire il contatto con l’ambiente e con la luce naturale, che stimola la produzione di serotonina, tanto importante per mantenere calma e concentrazione. Evitiamo diete drastiche, che esasperano lo stress. Il modo migliore per recuperare è volersi bene.
A presto!
Dott.ssa Cristina Mucci
Biologa Nutrizionista
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |