Nel nostro piccolo viaggio alla scoperta dell’Uva, abbiamo conosciuto caratteristiche e curiosità della pianta. Oggi invece ne scopriremo insieme pregi e virtù da un punto di vista nutrizionale e organolettico e capiremo i benefici che l’uva apporta al nostro organismo.
Pronti a saperne di più..? Buona lettura!
L’Italia vanta molteplici primati a livello mondiale nella coltivazione di piante, i cui frutti sono esportati ed apprezzati in tutto il mondo. Anche quest’anno l’Italia si pone come leader mondiale nella produzione dell’uva, nonostante i capricci metereologici, che rendono instabili le condizioni ambientali, creando non pochi danni agli agricoltori. Da nord a sud non vi è una regione italiana, che non abbia una sua storia, un suo vitigno, un suo vino tipico da accompagnare ai piatti tipici della nostra variegata cultura gastronomica. Non è un caso, dunque, che l’Italia da sempre rimane la Regina indiscussa della buona tavola.
L’uva è un alimento molto importante per l’economia italiana. Infatti, l’Italia è il primo Paese, a livello mondiale, nella produzione di uva. Nonostante gli elevati livelli produttivi di Spagna e Francia, da sempre nostri concorrenti, l’Italia si pone leader mondiale. La Coldiretti stima che, anche quest’anno, l’Italia avrà la meglio sui suoi cugini d’Oltralpe, con una produzione stimata solo per il vino pari a 49 milioni di ettolitri, contro i 46 milioni francesi ed i 44 spagnoli. Nonostante le difficoltà metereologiche, che hanno provocato un calo produttivo del 6% per quest’anno, l’Italia conferma la sua leadership, tanto per l’uva da vino, quanto per quella da tavola. L’economia dell’uva ha un posto di rilievo soprattutto al sud (in testa Sicilia e Puglia), dove per decenni ha sfamato tante generazioni.
Se al consumo del vino l’Italia è avvezza, grazie anche alle nostre storiche tradizioni antiche, il consumo dell’uva da tavola trova spesso qualche difficoltà, legata in gran parte all’errata convinzione che l’uva faccia ingrassare. Effettivamente l’uva ha un sapore dolce ed invitante e, per questo, viene spesso sconsigliata nei percorsi dietetici. Niente di più sbagliato. Se è vero che l’uva ha una buona concentrazione di zuccheri, è pur vero che si tratta di un vegetale ricco di sostanze antiossidanti, polifenoli, stilbeni, terpeni, tannini e fibra.
Quest’ultima, amica della nostra flora batterica intestinale, ci aiuta a mantenere un buon stato di benessere. L’uva contiene circa 60 Kcal per 100 grammi, ben poche, se confrontate con alimenti di origine animale o una fetta di torta da pasticceria! Ricca di proprietà nutritive e benefiche, l’uva è uno dei frutti più energetici, vivamente consigliata per i bambini, gli anziani e gli sportivi, data la rapida assimilazione degli zuccheri semplici in essa contenuti. L’uva è costituita, principalmente, da acqua (70-85%), zuccheri (al 15/20% di glucosio-destrosio e fruttosio-levulosio), poche proteine, fibre, calcio, ferro, magnesio, fosforo, rame, potassio e grassi (in piccola percentuale presenti, soprattutto, negli acini).
Questi ultimi, inoltre, sono ad elevato contenuto in acido linoleico (acido grasso insaturo ed essenziale, capostipite della serie omega6); i grassi nell’uva sono pochi, ma buoni! L’uva contiene, inoltre, minime quantità di sodio (1g ogni 100 grammi di frutto), carotenoidi, vitamine A, vitamine del gruppo B (B1 e B6), vitamina C , Acido Folico e calcio.
Un componente molto importante è il resveratrolo, un fenolo non flavonoide contenuto nella buccia dell’uva con importanti proprietà benefiche sull’organismo. Questa fitoalessina si è evoluta in natura per contrastare le infezioni batteriche e fungine di varie piante e ci viene in aiuto per ottenere un effetto detox. Ricordo ancora, nonostante siano passati venti anni dai miei trascorsi di ricerca post-universitaria, i magnifici risultati che si ottenevano, in vitro, nelle colture cellulari tumorali umane, trattate con questa potente sostanza. Oltre al resveratrolo, l’uva contiene molteplici altre molecole dall’azione antiossidante (antociani, flavonoli, fenoli), che danno colore al frutto. Questi pigmenti, responsabili dei colori differenti delle bucce d’uva, si formano durante l’invaiatura, il processo che porta alla maturazione, e sono costituiti dalle sostanze antiossidanti appena citate.
Queste sostanze sono particolarmente presenti nella buccia, insieme a fibre e acidi organici. I semi, invece, contengono, cellulosa, amido, tannini, sostanze antiossidanti e protettive della pelle, sali minerali ed, appunto, l’acido linoleico.
Ogni acino di uva contiene, sulla buccia e all’interno della polpa, una mini-farmacia. Disseta e purifica, ma al tempo stesso nutre e dà energia. Un grappolo di un paio d’etti fornisce 31 g di zuccheri, suddivisi fra fruttosio e glucosio: praticamente lo stesso quantitativo contenuto in 300g di mele. L’uva non è adatta a chi ha una colite in fase acuta e, nemmeno, ai bambini di età inferiore ai 4 anni, per l’alto contenuto di cellulosa della buccia. La buccia, in ogni caso, va sempre masticata bene o eliminata, per evitare problemi gastro-intestinali.
Questa è una preziosa fonte di sali minerali, soprattutto di ferro, calcio e potassio. Dato il suo scarso contenuto in cloruro di sodio, favorisce la diuresi e, quindi, fa bene agli ipertesi. I suoi sali hanno azione antiurica e stimolano la secrezione della bile, favorendo la digestione. Si pensa, spesso, che la frutta troppo zuccherina come l’uva non vada consigliata ai diabetici. Pur con le dovute limitazioni, ritengo possibile suggerire questo frutto a chiunque. Facendo una corretta valutazione delle combinazioni alimentari e nel calcolo di carboidrati giornaliero da consumare, un grappolo di uva, associato nel modo giusto ad altri alimenti, non fa male a nessuno. Anzi, l’uva apporta un pool vitaminico ed antiossidante utile nel ridurre quell’infiammazione silente di basso grado (ricordate il mio articolo su questo argomento?), che è proprio la causa di danni profondi nei soggetti diabetici.
Un team di ricercatori del Crea viticoltura ed enologia, in collaborazione con ricercatori dell’Università di Bari, ha realizzato una ricerca sull’uomo per valutare il legame fra l’assunzione prolungata di uva e i processi di coagulazione e fibrinolisi, che potrebbero portare all’insorgenza dei disturbi cardiovascolari. Ne è emerso che gli effetti salutari derivanti dall’assunzione dell’uva da tavola fresca potrebbero contribuire a proteggere l’organismo dall’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Tali effetti antitrombotici, inoltre, persistono anche dopo l’interruzione dell’assunzione. Per la ricerca è stata utilizzata, per la prima volta, uva da tavola fresca e non derivati. È stata scelta la varietà Autumn Royal, a bacca nera, per le sue caratteristiche: moderato contenuto di zuccheri, elevato contenuto di composti polifenolici e in particolare di antociani, elevata attività antiossidante. Sono stati reclutati 30 volontari sani: 20 hanno assunto una dieta arricchita d’uva (5g/kg di peso, al giorno) per tre settimane e 10 hanno seguito la loro dieta abituale, ma priva di uva. Le analisi del sangue, effettuate all’inizio, alla fine del periodo di assunzione di uva e dopo un mese dalla fine dell’assunzione, hanno dimostrato che non si è verificato alcun aumento della glicemia, né del profilo lipidico, sfatando così un falso mito. Il numero dei soggetti coinvolti in questa ricerca è molto ridotto, ma vale la pena valutarne i risultati.
L’assunzione prolungata di uva ha anche un effetto anticoagulante; le sostanze contenute nell’uva, infatti, aumentano la capacità fibrinolitica del plasma, riducendo la probabilità che si formino trombi e potenziando i meccanismi deputati alla loro rimozione.
L’uva è un frutto dalle molteplici qualità, non è un caso che da sempre è considerato il simbolo dell’abbondanza e della ricchezza. Sfruttare le sue caratteristiche per rimanere in forma si può, con qualche piccolo accorgimento.
Bibliografia:
http://www.today.it/benessere/alimentazione/mangiare-uva-fa-bene-al-cuore.html
www.salute.gov.it
Dott.ssa Cristina Mucci
Biologo Molecolare e Nutrizionista
Tel. 3923520444
Web: www.nutrizionistacristinamucci.it
dottoressacristinamucci
mondonutrizione.cristinamucci
Blog: http://nutrizionistacristinamucci.blogspot.com
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